MAB della Sila
Le motivazioni
La Riserva della Biosfera della Sila si trova in Calabria e include il Parco Nazionale della Sila. Il territorio comprende il vasto altopiano omonimo, che possiede paesaggi molto variegati con morene glaciali, laghi e sorgenti. Grazie alle sue caratteristiche morfologiche e geografiche, la Riserva della Sila ospita una grande varietà di ambienti naturali con differenti microclimi, che assicurano una biodiversità molto importante in tutta la regione biogeografica del Mediterraneo e ricca di specie endemiche rare. Nonostante le interazioni centenarie tra gli uomini e la natura, il paesaggio ha mantenuto un rapporto armonioso tra le attività umane, l’ambiente naturale e gli insediamenti urbani. Nel territorio della Riserva vivono, in 71 Comuni, circa 386 mila abitanti dediti soprattutto all’agricoltura, alla silvicoltura e all’allevamento (viene ancora praticata la transumanza del bestiame, ossia la migrazione stagionale di animali dalle montagne alle pianure costiere in inverno e viceversa). Ricordiamo che la Calabria è la quarta regione italiana per numero di prodotti protetti (36 denominazioni) soprattutto nei settori vinicolo e degli insaccati.
I pregi ambientali, la fauna
A comporre l’altipiano è una pluralità di paesaggi a carattere prevalentemente alluvionale e vallivo, con andamenti collinari, spesso a terrazze o estesamente pianeggiante, che si espandono per circa 74.000 ettari, nei quali svettano anche cime che raggiungono i quasi 2000 m. L’altopiano è solcato da numerosi corsi d’acqua talvolta fluenti in corsi a regime torrentizio e originanti pittoresche cascatelle, aperto su diversi specchi d’acqua artificiali. Il paesaggio silano, apparentemente molto omogeneo a causa della dolcezza dei suoi pendii e dell’estesa copertura boschiva, ospita un’elevata biodiversità.
Una vasta biodiversità vegetale, mutevole con il variare dell’altitudine, tipicizza il paesaggio naturale della Riserva, caratterizzata da tre gli spazi vegetazionali: macchia mediterranea, pino laricio (Pinus nigra ssp. calabrica), sicuramente il più pregnante e connotativo del bosco silano, e da ultimo, il più alto, il faggio. La biodiversità animale del territorio del Parco annovera nel suo complesso 175 specie di vertebrati autoctoni, La fauna invertebrata è ovviamente molto più numerosa, stimabile in circa 4.500-5.000 specie.
Le Eccellenze gastronomiche
Ortaggi, legumi, patate, funghi, olive e l’immancabile peperoncino, saltati in padella, con olio d’oliva calabrese, a volte mantecati con mollica sbriciolata e formaggio pecorino, rappresentavano nel passato appaganti bocconi per il palato e per lo stomaco delle genti della Sila.
Questi semplici piatti di verdura di una volta, accompagnati con carni ovine, bovine e suine, sono passati oggi nel menù tradizionale delle montagne silane. Piatti che richiedono necessariamente l’abbinamento a buon pane, ottimo vino e all’acqua salutare di queste contrade.